L’abitato di Piateda risente della presenza fortemente segnante della strada Provinciale, che altera la struttura del tessuto urbano, sbriciolando e disperdendo i nuclei, alterandone le specificità. Le connessioni nord-sud, dal fiume alla montagna, sia in termini funzionali e relazionali, ma anche dal punto di vista paesaggistico e ambientale, sono infatti frammentarie, comunque sempre negate dalla longitudinalità del nastro stradale. L’occasione di progetto diventa quindi vera e propria ri-costruzione di un “nuovo” centro storico. Il municipio si mostra alla strada ma non gli appartiene, l’ingresso principale alle funzioni pubbliche avviene sul lato corto, così come l’ingresso alla scuola che avviene da quello che oggi appare come un “retro” ma che invece presenta grandi potenzialità. Il progetto nega la strada, sovrapponendole una nuova matrice spaziale e relazionale, mettendo in relazione la Chiesa con il fronte corto dell’edificio del Comune, quasi volendo modificare la giacitura del fabbricato.